Bisogna imparare a essere felici di quello che abbiamo… Ma è vero che può bastare in questa società che corre veloce, che ci chiede tutto, che ci chiede troppo e a cui noi diamo tutto e troppo?
Mi ha colpito il punto in cui dici che non basta “fare bene le cose” se poi non si riesce a pagare il mutuo — perché è lì che si incastra tutta la contraddizione del nostro tempo: voler essere coerenti, etici, “buoni tiratori”, ma vivere in una società che misura tutto in risultati, visibilità e ritorno economico.
Eppure la tua riflessione mi ha ricordato che la vera forza sta proprio nel continuare a scegliere la coerenza anche quando non conviene, nel “fare bene” per dignità personale, non per compiacere un sistema.
Forse la felicità non è “accontentarsi di ciò che si ha”, ma riuscire a riconoscere il valore di ciò che si è, anche quando sembra che il mondo corra più veloce.
Mi ha colpito il punto in cui dici che non basta “fare bene le cose” se poi non si riesce a pagare il mutuo — perché è lì che si incastra tutta la contraddizione del nostro tempo: voler essere coerenti, etici, “buoni tiratori”, ma vivere in una società che misura tutto in risultati, visibilità e ritorno economico.
Eppure la tua riflessione mi ha ricordato che la vera forza sta proprio nel continuare a scegliere la coerenza anche quando non conviene, nel “fare bene” per dignità personale, non per compiacere un sistema.
Forse la felicità non è “accontentarsi di ciò che si ha”, ma riuscire a riconoscere il valore di ciò che si è, anche quando sembra che il mondo corra più veloce.
Grazie per averlo messo nero su bianco.
🩷